Il Carciofo Violetto di Sant’Erasmo

Da secoli ormai, nella laguna di Venezia in particolare a Sant’Erasmo, Vignole, Lio Piccolo, Mazzorbo, Malamocco, si producono carciofi di grande qualità. Questa tradizione permane soprattutto a Sant’Erasmo, i cui terreni, consentono la coltivazione di verdure saporite tra le quali, appunto, quella del carciofo violetto cha ha preso il nome proprio da quest’isola. Il Carciofo Violetto di Sant’Erasmo è un prodotto agricolo incluso tra i presidi Slow Food e tra i prodotti agroalimentari tradizionali italiani. Tenero, carnoso, poco spinoso, di forma allungata e dalle brattee color violetto cupo, il Carciofo Violetto di Sant’Erasmo ha un gusto inconfondibile. Il Carciofo Violetto di S. Erasmo va gustato crudo con un filo di olio e limone ma le ricette e i modi di cucinarlo sono molteplici, si può mangiare fritto in pastella, alla greca, rosolato e servito freddo con limone o in molti altri modi.

Il Carciofo Violetto di S. Erasmo è reperibile da aprile a giugno e quasi esclusivamente in ambito locale, attraverso i canali più tradizionali, mercati, ristoranti e fruttivendoli.

La sua produzione ha inizio in aprile (quasi in coincidenza della festa di San Marco patrono di Venezia) con le così dette “castraure” e termina a giugno con le ultime produzioni dei “botoli”.

I primi carciofi, raccolti in aprile, le “castraure”, sono il primo frutto apicale della pianta di carciofo che viene tagliato per permettere lo sviluppo di altri 18-20 carciofi (botoli) altrettanto teneri e gustosi tutto il ciclo produttivo viene completamente effettuato a mano.